giovedì 21 novembre 2013

FRENESIA "ovvero" LA CORSA DEL NULLA

Siamo talmente presi dagli avvenimenti che si susseguono in
un turbinio di voci, urla, suoni e immagini che non ci accorgiamo
del tempo che sprechiamo a preoccuparci, attanagliati dalla paura.
Una sensazione sorda che ci pervade e ci fa perdere di vista il
senso reale delle cose. Ci mette addosso un'agitazione che spesso
si trasforma in panico puro. Si assiste a reazioni incontrollate
con gesti d'ira che non hanno giustificazioni se non nel dite comune
"stress".
Abbiamo perso l'autocontrollo che ci consentiva di scegliere in
libero arbitrio ciò che fosse giusto dallo sbagliato.
Siamo condizionati dai mezzi d'informazione e da quelli televisivi.
La tecnologia ci sta rendendo la vita un'inferno sulla terra.
Da un lato ci attira con belle promesse e dall'altro ci distrugge
mentalmente.
Ormai non possiamo più fare a meno del telefonino, di internet
con tutto il contenuto dei social network. Non usiamo più la nostra
testa, o la nostra esperienza, ma ci affidiamo ai risultati che andiamo
a leggere sui vari monitor e display.
Ci hanno fatto salire su di una vettura piena di confort, e ci hanno
detto "VAI". Abbiamo imboccato un'autostrada a sei corsie, dove
la velocità massima è consentita e non ci permette di vedere i luoghi
che stiamo attraversando. Pian pianino la strada comincia a salire
ma non ce ne rendiamo ancora conto, le corsie da sei diventano
cinque, poi quattro poi tre, la strada si fa sempre più in salita,
disorientati cominciamo a guardarci intorno, ma dobbiamo stare
attenti in quanto la strada è diventata improvvisamente a due corsie,
l'asfalto pieno di buche e la pendenza sempre maggiore. Il motore
è su di giri ma la velocità è diventata quasi nulla.
Ancora non abbiamo compreso che dove stiamo andando non c'è
futuro.
Torniamo indietro, invertiamo la marcia, scendiamo la strada e con
nostra sorpresa potremo vedere le aree di sosta che ci stavano
aspettando, un'uscita che ci conduce in un luogo dove non esiste
la fretta, dove tutto scorre scandito dal tempo. Il tempo delle cose.
Un luogo dove non si ha niente ma dove si ha tutto, dove si produce
quello che ci serve senza sprecare niente. Un luogo dove la gente
è felice di lavorare per dare a te quello di cui necessiti, senza compensi
senza denaro, dove l'unico sentimento è l'Amore per tutto.
Quello che serve è li, pronto per essere preso da chi ne ha bisogno.
Il Paradiso? Un'Utopia? Salvezza!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


Nessun commento:

Posta un commento